08 - Partecipazione
08 - Partecipazione
Per lungo periodo il tema della partecipazione era visto come qualcosa di fastidioso, poco utile, come un approccio poco scientifico.
Il coinvolgimento degli abitanti aumenta la complessità del processo di progettazione: perché dovremmo ricercarlo?
Serve a:
- Valorizzare le conoscenze del luogo degli abitanti
- Valorizzare le competenze progettuali portate dagli attori locali e incrementare il numero e il tipo delle idee prodotte
- Trattare i problemi di soggetti deboli - empowerment
- Migliorare le prestazioni delle politiche pubbliche
- Moderazione del conflitto
- La dimensione del conflitto è incorporata all'interno del processo partecipativo
Il valore in se della partecipazione è di trarre vantaggio dalla conoscenza locale degli abitanti.
Spesso i decisori politici non riescono a entrare in contatto con chi abita la città. La partecipazione cerca di creare un ponte tra questi due mondi.
Attori di un processo partecipativo
I processi partecipativi che entità coinvolgono?
- Cittadini/abitanti singoli
- Soggetti organizzati
- Soggetti marginalizzati
- Esperti locali
L'esito di un processo partecipativo non è tanto la registrazione di esigenze come dati di fatto. Non tanto l'acquisire esigenze immodificabili. Bisogna anche deostruire le esigenze: una qualche esigenza che viene espressa, da cosa deriva?
Chi gestisce un processo partecipativo
Alcuni strumenti urbanistici prevedono obbligatoriamente un processo partecipativo.
Ad esempio i contratti di quartiere: strumenti per riqualificare porzioni di territorio non molto estese. Le scelte devono emergere da processi partecipativi.
Alcuni soggetti comunali tendono a creare processi partecipativi fittizi che tendono solo a cercare consensi rispetto a decisioni già prese. Il processo dovrebbe consentire di prendere decisioni sulla base di ciò che emerge.
Tecniche di coinvolgimento
Tecniche deboli
Non ci sono tecniche subordinate ad altre. Deboli in quanto modulari. La tecnica che uso dipende dagli obiettivi che voglio raggiungere.
- Contestualità della conoscenza
- Centralità dell'interazione
- Verbale e non verbale
- Conversazione facilitata in una maniera orientata alla risoluzione dei problemi
Queste tecniche devono essere:
- Semplici
- Agili
- Favorire la presa di posizione e di parola delle persone
- Usare un linguaggio accessibile
Microplanning
Tecnica che consente un elevato grado di replicabilità
Si riescono a raggiungere dei risultati abbastanza definiti. Il numero degli incontri è molto elevato: le persone che partecipano sono delle persone estremamente motivate.
L'assemblea si divide spesso in piccoli gruppi tematici. Si eliminano gli "abitanti di professione" (quelli che tendono a sovrastare gli altri e che prendono sempre parola). Le discussioni sono molto strutturate.
Un gruppo, può essere effettivamente partecipativo o retoricamente partecipativo.
-
Potrei, da decisore/progettista, ignorare ciò che emerge dal processo ("retoricamente partecipativo")
-
[?] Quanto è importante in tecniche che prevedono tanti incontri, che le persone siano sempre le stesse?
La numerosità degli incontri è immaginata in un'ottica incrementale di produzione di conoscenza. Saltando degli incontri, mancherebbe la dimensione di continuità.
Planning for real
A differenza del #Microplanning si costruisce in pochissimi incontri. Tendenzialmente è realizzabile in un incontro. Potenzialmente, molte più persone sono coinvolgibili
Si può creare un plastico che gli abitanti possono modificare fisicamente. Non è tanto una tecnica verbale ma restituisce centralità all'azione, al gesto.
Questo favorisce
- la spersonalizzazione delle indicazioni. Il conflitto non attraversa i singoli soggetti. Viene quindi attenuato
- Un'interazione maggiore per persone più timide a prendere parola in pubblico
Come funziona:
- Costruzione di un plastico
- Comunicazione: il plastico è messo a disposizione prima dell'inizio dell'incontro per permettere alle persone di prendere confidenza con esso
- Ipotesi di intervento: il plastico è ricoperto di figurine contenenti suggerimenti (dove e come intervenire)
- Negoziazione e scelta delle priorità: Le figurine vengono raccolte e suddivise
- ???
Questo tipo di tecnica è utilizzata per interventi di micro-urbanistica. Riguardano contesti minuti, circoscritti.
Focus group
È una tecnica di ricerca che nasce negli USA.
Alcune regole:
- Durata:
- Conduzione: 2 persone - un facilitatore e un osservatore
- Partecipanti: Tra le 6/7 fino a un massimo di 12/13 persone
- Un numero inferiore potrebbe non restituire sufficiente ricchezza di idee
- Un gruppo più grande spesso inibisce la possibilità di prendere parola
Fasi:
- Riscaldamento: Fase in cui chi coordina deve progressivamente cercare di sviluppare uno spazio di interazione costruendo un contesto in cui le persone si possano trovare comode. Porre domande di natura generale in cui le persone possano scaldarsi in maniera non performativa. Senza fare domande che richiedano competenze particolari
- Relazione: In questa fase si indaga il clima del gruppo, è perciò opportuno fare domande su tematiche di interesse comune e condiviso
- Consolidamento: Qui emergono le tematiche più sentite. Bisogna coordinare il gruppo nel modo corretto per evitare che diventi uno "sfogatoio" di problemi
- Distacco: ???
Alcuni consigli:
- Non azzardare domande di cui non si può supporre la risposta
- Nel caso in cui la domanda non smuove nessuna risposta, io non riesco a rianimare la conversazione
- Contenere i leader informali (abitanti di professione) che tentano di trascinare il gruppo con la loro prepotenza vocale
- Non lasciare che l'incontro diventi uno sfogatoio - evitare che si facciano interventi troppo lunghi
- Incrementare relazione tra conduttore/osservatore e partecipanti
- Dar sempre voce ai più deboli e ai più timidi
- Bloccare quelle domande del gruppo che mirano a temi personali
- Non mettersi mai in conflitto con i partecipanti, anche se di opinione contraria alla propria
- Non esprimere mai la propria opinione e non dare giudizi
- ???
Osservazione diretta
Consiste nell'osservazione diretta degli spazi fisici, delle pratiche sociali, e nello specifico delle pratiche di uso sociale dei luoghi.
Shadowing
Originale tecnica di osservazione che consiste nell'accompagnare "come un'ombra" una persona per un significativo periodo di tempo (ad esempio un'intera giornata) allo scopo di osservare e interpretare il suo comportamento nell'ambiente fisico e sociale.
Nello shadowing non si interagisce verbalmente.
Osservazione diretta con le persone
Come #Osservazione diretta che però prevede il coinvolgimento anche delle persone che frequentano i luoghi.