05 - Piano Regolatore Generale - ANASUT
05 - Piano Regolatore Generale - ANASUT
Il Piano Regolatore Generale
L. 1150/1942: Legge molto datata
Legge urbanistica
Si dice che l'obiettivo è disciplinare lo sviluppo urbanistico territoriale.
Introduce come strumenti
- Il piano regolatore territoriale
- Il piano regolatore comunale
- Le norme sull'attività costruttiva
Relazione tecnica --> viene votata dall'assemblea nella sua interezza.
In questo passaggio, il PRG è l'esito di una relazione stretta tra un mondo tecnico e uno politico.
- Volontà politica si manifesta nella visione del territorio
- La volontà tecnica traduce la visione politica in strumento operativo
Il prg si riferisce al soggetto pubblico e a quello privato.
- per il Pubblico è una sorta di programma da realizzare
- Per il Privato è l'indicazione di un'opportunità di trasformazione o di vincoli.
La zonizzazione è la perimetrazione di zone a cui sono attribuite destinazioni d'uso. Ad ognuna di queste zone è attribuita una disciplina normativa.
http://www.urbanistica.comune.roma.it/prg-adottato.html#footer
Elaborati prescrittivi: dicono cosa si può fare e cosa no
Elaborati analitici: gli altri elaborati - contengono altre informazioni
Elaborati Prescrittivi
Le carte individuano all'interno di Roma diverse città:
Questa divisione corrisponde a livelli di tutela differenti
- Città storica
- la più tutelata
- Città consolidata
- livelli di tutela minori
- Città da ristrutturare
- Città della trasformazione
le ultime 2 hanno livelli di tutela minimi.
Non sono necessariamente anelli concentrici. Ci possono essere frammenti di una città nelle altre.
La perimetrazione è di tipo piuttosto irregolare.
Norme tecniche di attuazione
È un documento di testo.
Esplicitano i contenuti normativi che devono essere georeferenziati. Ciò avviene in #Sistemi e regole.
[[Norme tecnice di attuazione - PRG Roma - 2003.pdf]]
Nella parte iniziale c'è un glossario in cui sono definite le grandezze utili in gioco.
In ognuna delle città (storica, consolidata...) ci sono delle norme generale che riguardano tutti i tessuti.
Sistemi e regole
Il segno grafico è da vedere sia in campitura che in perimetro e simboli.
Piazza Copernico
Zona Pigneto. Carta 1:10000 P3.18.
Fa parte della Città Storica: T5
Art.26. Tessuti di espansione otto-novecentesca a lottizzazione edilizia puntiforme (T5)
- Sono Tessuti di espansione otto-novecentesca a lottizzazione edilizia puntiforme i tessuti di edifici isolati nel lotto formatisi, dentro e fuori la cinta muraria, su aree non urbanizzate, sulla base di impianti urbani pianificati in genere nei Piani regolatori del 1883 e 1909, ma anche esternamente ad essi per aggregazione di singoli lotti o per progetti unitari, alcuni dei quali ispirati ai principi della “città giardino”.
- Oltre agli interventi di categoria MO, MS, RC, come definiti dall’art.9, sono ammessi gli interventi di categoria RE1 e DR2, come definiti dall’art.21, comma 5.
- Valgono le seguenti prescrizioni particolari:
- per gli interventi interni alle unità edilizie, l’accorpamento o frazionamento delle unità immobiliari è ammesso senza modifica delle scale esistenti, della quota dei solai e senza frazionamento degli spazi aperti di pertinenza;
- per gli interventi di categoria RE1, non è consentito modificare il rapporto tra l’edificio e lo spazio aperto di pertinenza e in ogni caso deve sempre essere salvaguardata la gerarchia tra i prospetti e la caratterizzazione degli elementi architettonici e decorativi originari.
- Sono ammesse le destinazioni d’uso di cui all’art.21, comma 11, con le seguenti ulteriori esclusioni o limitazioni:
- sono escluse le destinazioni Commerciali con superficie di vendita oltre i 250 mq, le destinazioni Agricole e Parcheggi non pertinenziali;
- le destinazioni Pubblici esercizi, Piccole strutture di vendita, Artigianato di servizio, Artigianato produttivo, sono ammesse solo per i locali al piano-terra e nell’eventuale mezzanino lungo i fronti-strada.
- Il cambio di destinazione d’uso da funzioni abitative ad altre destinazioni è ammesso solo per i piani seminterrati, piani terra e mezzanini.
Per attività MO è necessaria una DIA?
- Sono interventi di Manutenzione ordinaria (MO), ai sensi dell’art.3, comma 1, lett. a), del DPR 380/2001, gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
- In Città Storica: Sono sempre consentiti gli interventi di categoria MO, MS, RC, come definiti dall’art.9. Ai sensi dell’art.6, comma 1, del DPR 380/2001, gli interventi di categoria MO, se interessano le parti comuni delle Unità Edilizie, sono soggette a DIA.
Cos'è la SUL - Superficie Utile Lorda?
- Superficie utile lorda (SUL): misura in mq la somma delle superfici lorde, comprese entro il perimetro esterno delle murature, di tutti i livelli fuori ed entro terra degli edifici, qualunque sia la loro destinazione d’uso. E’ esclusa la superficie di:
- vani corsa degli ascensori, vani scala, androni: la superficie a piano-terra di tali spazi è esclusa dal computo della SUL in misura non eccedente l’estensione della proiezione orizzontale del massimo ingombro dei piani sovrastanti;
- locali o volumi tecnici, per le sole parti emergenti dall’estradosso del solaio di copertura;
- spazi non interamente chiusi anche se coperti, quali logge, balconi, terrazzi coperti, altane, porticati al piano-terra;
- locali completamente interrati o emergenti non oltre m. 0,80 fuori terra, misurati fino all’intradosso del solaio, qualora destinati a funzioni accessorie (quali locali tecnici, cantine, autorimesse, parcheggi) asservite alle unità edilizie o immobiliari;
- parcheggi pertinenziali coperti, anche localizzati fuori terra, in misura non eccedente lo standard minimo stabilito ai sensi dell’art.7, comma 1;
- locali ricavati tra intradosso del solaio di copertura ed estradosso del solaio dell’ultimo livello di calpestio, per le parti di altezza utile inferiore a m. 1,80;
- ingombri dei muri e delle tamponature perimetrali per le parti eccedenti i 30 cm di spessore.
È possibile una ristrutturazione edilizia, anche con aumento di SUL? In quali condizioni?
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- Sono interventi di Ristrutturazione edilizia (RE), ai sensi dell’art.3, comma 1, lett. d), del DPR 380/2001, gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente; tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi e impianti, senza ampliamenti all’esterno della sagoma esistente, salvo le opere o i manufatti non rientranti nella sotto-categoria AMP di cui al comma 6. In relazione alla possibile variazione della SUL e alle modalità di intervento, si distinguono tre sotto-categorie di RE:
- RE1 Ristrutturazione edilizia senza aumento della SUL;
- RE2 Ristrutturazione edilizia con aumento della SUL;
- RE3 Demolizione e ricostruzione di un fabbricato, senza variazione di volumetria, sagoma e area di sedime.
In T5 non è possibile una ristrutturazione edilizia, anche con aumento di SUL (Intervento RE2)
https://geoportale.comune.roma.it/georoma/#/viewer/openlayers/10156