06 - Resistenze al moto veicoli terrestri - VIT

06 - Resistenze al moto veicoli terrestri - VIT

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Le resistenze al moto possono o meno comportare dissipazione di energia.
L'inerzia non comporta dissipazione di energia. Se facciamo accumulare una certa velocità al veicolo questo la può sfruttare in deriva.
Anche la livelletta: il lavoro compiuto per far salire il veicolo è conservata fino alla discesa in forma di energia potenziale.

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Resistenze ordinarie

resistenze ordinarie

Le resistenze ordinarie sono quelle presenti a prescindere dalle condizioni di moto.

Le registriamo nel:

  • Moto piano
  • Moto Rettilineo
  • Moto uniforme

Le fonti di #Resistenze al moto ordinarie sono principalmente:

  • Ruota - Terreno per i veicoli stradali
  • Assi - Telaio per i veicoli ferroviari
osservazione

La superficie di contatto tra ruota e terreno/rotaia è:

  • Ruota Auto: 600cm2
  • Ruota Treno: 50cm2

Tra le resistenze ordinarie, troviamo:

Resistenza al rotolamento

Una Resistenza ordinaria

Immaginiamo di avere una ruota ferma. Questa, per via del carico che porta (peso) si deformerà in corrispondenza della superficie di contatto. Il peso sarà quindi distribuito su una certa superficie secondo un campo di pressioni che si dimostra essere parabolico.

Immaginiamo ora che la ruota si muova a velocità costante verso destra, mossa da una forza trainante T applicata nel suo asse di rotazione. L'esperienza ci dice che senza la forza, una volta in movimento la ruota tenderà a fermarsi. Deve esserci una qualche forma di attrito di rotolamento. Al punto di contatto troveremo due reazioni del terreno, una diretta verso l'alto, l'altra verso sinistra. Le reazioni le consideriamo applicate a una distanza x dalla proiezione dell'asse di rotazione

Andando a scrivere le equazioni cardinali per il sistema sopra, usando come polo dei momenti il centro di rotazione, avremo:
{R=TN=PRrNx=0
Dalla legge dell'attrito abbiamo che
R=fvP
e quindi
fv=RP
con R dato, una volta risolto il sistema, da
R=Pxr
In definitiva possiamo esprimere il coefficiente di attrito come:
fv=xr

esempio

Nei veicoli ferroviari si ha solitamente r0,5m e x0,5mm.
Ne viene che il coefficiente di attrito di rotolamento sarà pari a:
fv1NkN=1
che corrisponde quindi a una salita con pendenza dell'1,

Rotolamento ruota-strada

Nel campo stradale, la #Resistenza al rotolamento dipende da

  • Pressione di gonfiaggio
  • Flessibilità della carcassa
  • Attrito generato nell'area di impronta
  • Attrito viscoso tra pneumatico e filetti fluidi dell'aria

La determinazione delle resistenze è effettuata per via sperimentale:

  • In laboratorio (su tamburo)
  • Su strada

Pasted image 20240207153556.png

Come si vede nel grafico a dx, modelli diversi forniscono andamenti diversi delle resistenze in funzione della velocità. In rosso si vede il risultato sperimentale.

Rotolamento perno-cuscinetto

Ci sono 2 tipi di cuscinetti

Cuscinetto a Strisciamento

Pasted image 20240207153910.png

Una volta veniva chiamato bronzina (perché realizzato in una lega a base di bronzo).
Le due parti sono in contatto tra loro e lo scorrimento è assicurato da un'opportuna lubrificazione.

La forza di trazione deve vincere la coppia resistente provocata dall'attrito tra le parti del cuscinetto

Cuscinetto a rotolamento

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Il contatto è rotolante invece che strisciante. Il rotolamento può essere assicurato da:

  • Sfere
  • Rulli
    • cilindrici
    • Conici
    • Sferici
      La resistenza è leggermente crescente con la velocità
Resistenza aerodinamica

È generata da

  • Attrito
  • Salto di pressioni
    ...tra veicolo e "tubo" d'aria che lo investe.

L'unico modo che abbiamo per eliminare del tutto la resistenza aerodinamica è quella di porre il veicolo in un tunnel sottovuoto.

Immaginiamo di avere una portata costante d'aria:
Q=ρSV
dove:

  • ρ= Densità dell'aria
  • S= Superficie
  • V= Velocità dell'aria

Dovendo Q rimanere costante, è evidente che al diminuire della sezione disponibile al fluido, la velocità del flusso aumenta.

Nel caso ideale, quando un flusso attraversa un veicolo, arriva con velocità V0, viaggerà con velocità V1>V0 lungo il veicolo (per via della sezione minore) e uscirà nuovamente a velocità V0.

In realtà però interviene anche il Principio di Bernoulli, per cui l'energia totale dell'aria:
E=P+12ρV2
dove P è la Pressione
Se V1>V0, se non ci sono dissipazioni di energia, P1<P0.

Nella realtà l'energia viene dissipata. Quindi all'uscita si ha che V2<V0 e P2<P1<P0.

Si ha quindi una resistenza che si oppone al moto del veicolo. In corrispondenza del punto di uscita si genera un moto turbolento che fa si che ci sia un calo di pressione: ne corrisponde un elevato Numero di Reynolds, il che significa grande resistenza al moto.

La resistenza sarà data da:
R=12CrρSV2
dove:

  • Cr= Coefficiente di resistenza aerodinamica
  • ρ= Densità dell'aria
  • S= Sezione
  • V= Velocità del fluido
Formule binomie e trinomie

Visto i numerosi fattori che intervengono nel calcolo della resistenza, si segue un approccio sperimentale.
Sperimentalmente si trovano delle formule, dette formule binomie e formule trinomie che quantificano la resistenza totale che agisce su un veicolo.
r=a+bv2r=c+dv+ev2
dove

  • r= Resistenza specifica
  • v= Velocità del veicolo in kmh
  • a,b,c,d,e= coefficienti determinati sperimentalmente per vari tipi di veicolo

La differenza tra formula binomia o trinomia sta nei tipi di resistenze che intervengono.

La resistenza al rotolamento dipende dalla velocità. A basse velocità la posso trascurare e uso quindi la formula binomia. A velocità più elevate sono costretto a tenerne conto e applico le formule trinomie.

IMG_2287.jpg

IMG_2288.jpg

Resistenze addizionali

Le resistenze addizionali sono quelle:

Inerzia

Ogni variazione dello stato di moto fa nascere una forza che si oppone a tale variazione: la forza di inerzia.

È richiesta una quantità di energia extra ad esempio per accelerare la massa del veicolo, nonché tutte le masse rotanti

Livelletta

In presenza di una pendenza da superare, oltre all'energia necessaria a spostare il veicolo sull'asse orizzontale, sarà necessario fornire un'energia al fine di vincere la forza di gravità.

Curva

Aerodinamica in galleria

Si sfruttano formule sperimentali.

La resistenza aerodinamica in galleria è dovuta a:

Determinazione sperimentale delle resistenze

Metodo del lanciamento

Si porta il veicolo a una velocità V0 e poi si toglie la trazione lasciandolo proseguire in deriva.

Ogni Δt fissato si spruzza dal veicolo della vernice colorata in terra. Conoscendo i Δt e potendo facilmente misurare i Δs, si può calcolare l'accelerazione (decelerazione) è cui è soggetto il veicolo in deriva e quindi la resistenza.

Metodo della vettura dinamometrica

Un altro metodo di misura delle resistenze al moto è la vettura dinamometrica.
Si posiziona un'apposita vettura, detta vettura dinamometrica fra la locomotiva e la colonna rimorchiata in esame.

A bordo della vettura rimorchiata trovano posto:

Se la vettura dinamometrica è dello stesso tipo di quelle della colonna rimorchiata, la misurazione si può effettuare sulla parte anteriore della VD, altrimenti bisogna usare necessariamente la parte posteriore.

Si percorre un tratto L rettifilo a velocità costante V.
L(V) è il lavoro compiuto dalla locomotiva

la resistenza sarà

R0(V)=L(V)Lr0=R0(V)P

dove r0 è la resistenza specifica.

Se la locomotiva è elettrica conosco già la potenza assorbita dal pantografo, W(V). Conoscendo poi il rendimento elettrico della locomotiva, η, posso ricavare la potenza generata dalla locomotiva:

ηW(V)=RlocV+R0V$$Possoquinditrovare$Rloc$