03. Sostentazione e locomozione

3. Sostentazione e Locomozione

La sostentazione è una delle quattro funzioni principali a cui devono assolvere i veicoli di trasporto
La funzione che permette al veicolo di rimanere sospeso sul mezzo che percorre.

Sostentazione

sostentazione

La sostentazione è la funzione che consente al veicolo di scambiare le forze con l'ambiente esterno.

Un veicolo deve poter restare fermo quando è soggetto solo al suo peso.

Una prima classificazione dei modi di trasporto si può effettuare sulla base della #Sostentazione:

Sostentazione terrestre

Che viaggia su terra.
Sfrutta la reazione del terreno.
Vale per

A sua volta si può essere:

Sostentazione a guida libera

Il #veicolo è libero di scegliere la propria traiettoria.

Sostentazione a guida vincolata

Il #veicolo è costretto nella sua traiettoria da una qualche guida.
Ne sono esempio le ferrovie, le funivie...

Sostentazione a vie d'acqua

A sua volta si divide in:

Sostentazione idrostatica

Sfrutta il Principio di Archimede

Sostentazione idrodinamica

2 1 3 4

Sostentazione aerea

A sua volta si divide in:

Sostentazione aerostatica

Sostentazione aerodinamica

Locomozione

Propulsione

propulsione

Organo legato con un motore (che fornisce energia) fa si che si generi di movimento

Trazione

trazione

La propulsione per i veicoli terrestri

Sistemi di propulsione

Può essere:

Aderenza

Tra due corpi non in scorrimento tra loro.

C'è un coefficiente di aderenza tra la ruota e la strada/ferrovia.

Traino con la fune

<--#Aderenza

Cremagliera

<--#Aderenza

Ruota motrice

<--#Aderenza

Ruota trainata

<--#Aderenza

Reazione

<--#Aderenza

Elica

<--#Aderenza

Esoreattore

<--#Aderenza

Endoreattore

<--#Aderenza

Equazione generale del moto

La #Locomozione richiede che un motore fornisca energia per la traslazione
La forza di trazione T che risulta applicata al mezzo deve essere in grado di vincere le resistenze al moto e di produrre accelerazione secondo l'equazione generale del moto.

T(v)=Rtot(v)+m(1+β)dvdt
osservazione

Corrisponde all'equazione della dinamica di newton: F=ma

F=maTR=(1+β)ma

A rigore, per un solido nel piano, dovremmo avere 3 equazioni: 3 gradi di libertà
{Fx=mx¨Fy=my¨M=Jθ¨
Quindi usiamo il coefficiente β per tenere conto di tutti i moti diversi da quello lungo l'ascissa curvilinea su cui scorre il veicolo.

  • Locomotive elettriche: β0.20
  • Elettromotrici:β0.15
  • Veicolo rimorchiato: β0.05

Caratteristica meccanica di trazione

caratteristica meccanica di trazione

La funzione T(v) è chiamata Caratteristica meccanica di trazione del mezzo e dipende dalla caratteristica meccanica del motore C(n), dove C è la coppia fornita dal motore all'albero e n è il numero di giri dell'albero stesso.

Tornando all'equazione generale del moto:

T(v)=Rtot(v)+m(1+β)dvdt

Immaginiamo di saperla risolvere, dobbiamo trovare la forza necessaria a muovere il veicolo e trovare la caratteristica ???.

La caratteristica meccanica del veicolo è T(v).

Schermata 2023-10-02 alle 18.39.23.png|Caratteristica meccanica del veicolo ideale|400

Ha come equazione: T=costv
da cui

Tv=costP=cost

La potenza del motore invece:

N=Cn

Dove n è il numero di giri

rendimento:

η=PN

Può essere anche η=0.97.

Il motore può anche lavorare a potenza costante. Che è il caso ideale.
La Caratteristica meccanica del veicolo ideale permette di lavorare a potenza costante e alla potenza massima del motore per cui è stato progettato quel motore.

Si può ricavare a partire dalla caratteristica meccanica dei motori a bordo.

Il motore può erogare una certa coppia (Cm) in funzione del numero di giri. Da quella, si può risalire alla caratteristica meccanica del veicolo.
Per farlo dobbiamo conoscere il rapporto di trasmissione.

Nei veicolo stradali cambia cambiando la marcia.
Otteniamo quindi tante curve di T(v) quante sono le marce del veicolo.


La caratteristica di trazione ideale è un'iperbole equilatera.
È limitata.

Per l'iperbole, se la trazione andasse a 0, la velocità andrebbe a infinito e viceversa.

La caratteristica di trazione ideale è anche stabile. Non è detto il viceversa.

Le resistenze le possiamo quasi sempre schematizzare con un andamento parabolico.
La resistenza al moto non va mai a 0, neanche a velocità nulla. C'è sempre la forza di primo distacco.

Resistenze al moto

Ci sono:

Fattori causali

I fattori che causano #Resistenze al moto sono:

Resistenze specifiche

Nel mondo dei trasporti si tende a considerare le resistenze per unità di peso:

Resistenze ordinarie e addizionali

Si ha che le resistenze possono essere:

Resistenze ordinarie

resistenze ordinarie

Le resistenze ordinarie sono quelle presenti a prescindere dalle condizioni di moto.

Le registriamo nel:

Le fonti di #Resistenze al moto ordinarie sono principalmente:

osservazione

La superficie di contatto tra ruota e terreno/rotaia è:

  • Ruota Auto: 600cm2
  • Ruota Treno: 50cm2

Tra le resistenze ordinarie, troviamo:

Resistenza al rotolamento

Una Resistenza ordinaria

Immaginiamo di avere una ruota ferma. Questa, per via del carico che porta (peso) si deformerà in corrispondenza della superficie di contatto. Il peso sarà quindi distribuito su una certa superficie secondo un campo di pressioni che si dimostra essere parabolico.

Immaginiamo ora che la ruota si muova a velocità costante verso destra, mossa da una forza trainante T applicata nel suo asse di rotazione. L'esperienza ci dice che senza la forza, una volta in movimento la ruota tenderà a fermarsi. Deve esserci una qualche forma di attrito di rotolamento. Al punto di contatto troveremo due reazioni del terreno, una diretta verso l'alto, l'altra verso sinistra. Le reazioni le consideriamo applicate a una distanza x dalla proiezione dell'asse di rotazione

Andando a scrivere le equazioni cardinali per il sistema sopra, usando come polo dei momenti il centro di rotazione, avremo:

{R=TN=PRrNx=0

Dalla legge dell'attrito abbiamo che

R=fvP

e quindi

fv=RP

con R dato, una volta risolto il sistema, da

R=Pxr

In definitiva possiamo esprimere il coefficiente di attrito come:

fv=xr
esempio

Nei veicoli ferroviari si ha solitamente r0,5m e x0,5mm.
Ne viene che il coefficiente di attrito di rotolamento sarà pari a:
fv1NkN=1
che corrisponde quindi a una salita con pendenza dell'1,

Rotolamento ruota-strada

Nel campo stradale, la #Resistenza al rotolamento dipende da

La determinazione delle resistenze è effettuata per via sperimentale:

Pasted image 20240207153556.png

Come si vede nel grafico a dx, modelli diversi forniscono andamenti diversi delle resistenze in funzione della velocità. In rosso si vede il risultato sperimentale.

Rotolamento perno-cuscinetto

Ci sono 2 tipi di cuscinetti

Cuscinetto a Strisciamento

Pasted image 20240207153910.png

Una volta veniva chiamato bronzina (perché realizzato in una lega a base di bronzo).
Le due parti sono in contatto tra loro e lo scorrimento è assicurato da un'opportuna lubrificazione.

La forza di trazione deve vincere la coppia resistente provocata dall'attrito tra le parti del cuscinetto

Cuscinetto a rotolamento

Schermata 2024-02-07 alle 15.40.38.png

Il contatto è rotolante invece che strisciante. Il rotolamento può essere assicurato da:

Resistenza aerodinamica

È generata da

L'unico modo che abbiamo per eliminare del tutto la resistenza aerodinamica è quella di porre il veicolo in un tunnel sottovuoto.

Immaginiamo di avere una portata costante d'aria:

Q=ρSV

dove:

Dovendo Q rimanere costante, è evidente che al diminuire della sezione disponibile al fluido, la velocità del flusso aumenta.

Nel caso ideale, quando un flusso attraversa un veicolo, arriva con velocità V0, viaggerà con velocità V1>V0 lungo il veicolo (per via della sezione minore) e uscirà nuovamente a velocità V0.

In realtà però interviene anche il Principio di Bernoulli, per cui l'energia totale dell'aria:

E=P+12ρV2

dove P è la Pressione
Se V1>V0, se non ci sono dissipazioni di energia, P1<P0.

Nella realtà l'energia viene dissipata. Quindi all'uscita si ha che V2<V0 e P2<P1<P0.

Si ha quindi una resistenza che si oppone al moto del veicolo. In corrispondenza del punto di uscita si genera un moto turbolento che fa si che ci sia un calo di pressione: ne corrisponde un elevato Numero di Reynolds, il che significa grande resistenza al moto.

La resistenza sarà data da:

R=12CrρSV2

dove:

Formule binomie e trinomie

Visto i numerosi fattori che intervengono nel calcolo della resistenza, si segue un approccio sperimentale.
Sperimentalmente si trovano delle formule, dette formule binomie e formule trinomie che quantificano la resistenza totale che agisce su un veicolo.

r=a+bv2r=c+dv+ev2

dove

La differenza tra formula binomia o trinomia sta nei tipi di resistenze che intervengono.

La resistenza al rotolamento dipende dalla velocità. A basse velocità la posso trascurare e uso quindi la formula binomia. A velocità più elevate sono costretto a tenerne conto e applico le formule trinomie.

IMG_2287.jpg

IMG_2288.jpg

Resistenze Addizionali

Resistenza dovuta alla livelletta (pendenza)

Quando un veicolo cerca di risalire un pendio si ottiene una resistenza al moto addizionale

Ri=tanαP

dove α è l'angolo del pendio e nei conti si approssima sinαtanα.

Resistenze specifiche per tipo di veicolo

Resistenze al moto per Natanti

Il compendio generale delle resistenze per natanti ci dà la seguente formula:

Rtot=Ra+Rv+Ro+Rvis+Raer

dove:

Resistenza di attrito tra opera viva e acqua
Ra=0.293fSV1.825δ

dove:

È la resistenza di attrito dovuta al trascinamento di lamine di acqua da parte della carena fino a una distanza limite ε proporzionale alla densità del fluido, che rappresenta di norma più del 50% della resistenza complessiva.

03. Sostentazione e locomozione 2023-10-22 18.09.39.excalidraw.png|400

Generazione di onde a prua e poppa
Ro=0.527δDV4L2

dove:

Viene ridotta con l'adozione del Bulbo di Taylor

Resistenza aerodinamica
Raer=0.003S(V+vcosα)2

dove:

In assenza di vento si considera Raer=0.02Rtot

Resistenze al moto per aeromobili

Le resistenze di cui tenere conto negli aeromobili sono dovuta al variare:

Nomenclatura aeromobili

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❗❗❗ COMPLETARE ❗❗❗
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