04.3 - Prova di Compressione Triassiale

04.3 - Prova di Compressione Triassiale

La prova triassiale è una delle più complete ed è finalizzata a indagare la resistenza dei terreni e le caratteristiche di deformabilità.

Un provino cilindrico è posto tra 2 basi rigide, confinato lateralmente da una membrana, ed è sollecitato in condizioni di simmetria assiale tramite un fluido in pressione che agisce in direzione assiale.

Le tensioni in gioco sono - prova a carico misto:

L'apparecchiatura di prova

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La cella triassiale

L'apparecchiatura è costituita da un involucro cilindrico alle cui estremità a sono presenti due flange metalliche a realizzare un volume chiuso e isolato dall'esterno.

La cella è dotata di un asse di carico idoneo a trasferire al provino la deformazione assiale imposta dalla pressa.

La flangia superiore presenta una valvola di sfiato necessaria a permettere la fuoriuscita dell'aria durante il riempimento della cella con acqua

La base della cella presenta un foro collegato a dei tubi di alimentazione dell'acqua.

Con l'apparecchio è possibile:

Pressa

La pressa deve consentire l'avanzamento continuo del pistone con velocità costante.

Membrana

Il provino è confinato da una membrana molto flessibile che lo isola idraulicamente dall'acqua di cella.

È impermeabile e sufficientemente flessibile da permettere le deformazioni del provino.

Pietre porose

Pietra porosa

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Le pietre porose hanno lo scopo di connettere idraulicamente il provino con il contenitore d'acqua.

Hanno due diverse dimensioni:

  • Pietra superiore: A contatto con la testa di carico, evita attriti con l'anello rigido nel corso della deformazione del provino. Ha diametro inferiore all'#Anello Edometrico di circa 0.2÷0.5mm
  • Pietra inferiore: ha diametro leggermente maggiore di quello dell'anello, e si adatta al fondo del contenitore

Le pietre porose sono costituite da Bronzo sinterizzato, Carburo di silicio, Ossido di alluminio o altri materiali non attaccabili chimicamente dai fluidi interstiziali.

La loro porosità deve essere in grado di assicurare un libero deflusso d'acqua nel corso della prova. La loro permeabilità deve essere maggiore di quella del provino di almeno 1÷2 ordini di grandezza.

Per evitare l'ostruzione dei pori da parte di materiale del provino, tra quest'ultimo e la pietra porosa è posto un disco di carta da filtro.

Carta da filtro

Oltre alla carta da filtro presente tra il provino e le #Pietre porose come nel caso delle Prova edometrica e Prova di taglio diretto, è presente carta da filtro anche tra il provino e la #Membrana.
Questa consente il drenaggio dell'acqua anche attraverso le superfici laterali del provino. La carta è infatti incisa con delle scanalature verticali che permettono il passaggio dell'acqua.

Strumenti di controllo e strumenti di misura

Controllo delle pressioni di cella e della contropressione

#La cella triassiale è collegata a 2 sistemi distinti per:

I dispositivi più diffusi per la misurazione della contropressione sono:

Misure del carico assiale e degli abbassamenti del provino

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La misura del carico assiale si esegue con un anello dinamometrico o con una cella di carico.

Si misura invece lo spostamento relativo tra pistone e flangia superiore della cella per misurare la variazione dell'altezza delprovino

Misura delle pressioni interstiziali

La misura della pressione interstiziale si misura mediante la pressione del liquido di drenaggio all'interno dei tubi di drenaggio.
Questo può essere fatto solo in condizioni di completa saturazione del provino.

Per eseguire le misurazioni si usa un trasduttore elettrico che trasforma in segnale elettrico la deformazione di una membrana elastica.

Misurazione delle variazioni di volume

La variazione di volume del provino si esegue misurando il volume di acqua interstiziale espulsa o assorbita attraverso i circuiti di drenaggio.
I volumi corrispondono in quanto il provino è mantenuto saturo.

Procedure di prova

La prova triassiale permette in realtà di eseguire diversi tipi di prova, a seconda che si lavori con il provino consolidato o meno, o che le condizioni siano o meno drenate.

Tx-UU - Prova triassiale non consolidata non drenata

Non la vediamo

Tx-CID - Prova triassiale consolidata drenata

Si divide in due fasi:

Consolidazione
Il provino è sottoposto a pressione isotropa con incremento della pressione di cella. I rubinetti sono aperti. Si aspetta quindi la fine dei fenomeni di consolidazione.
Si misura regolarmente il volume di acqua espulso

Rottura
Si fa avanzare il pistone a velocità costante e sufficientemente lenta e si misurano:

Elaborazione dati - Tx-CID

Si misura la deformazione volumetrica come:

εvc=ΔVcV0

Si possono pertanto calcolare le nuove dimensioni del provino, supponendo che si mantenga la forma cilindrica:

hc=h0(1εvc3)

Si misurano quindi le deformazioni assiale e volumetrica come:

εa=Δhh0εv=ΔVVc

Dove l'altezza e il volume iniziali sono quelli ottenuti alla fine della fase di consolidazione.
Si rappresentano i risultati in termini di:

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La prova permette anche di costruire per ogni provino sottoposto a prova sotto condizioni differenti un cerchio di rottura sul piano di Mohr-Coulomb. L'inviluppo di tali cerchi permette di definire il criterio di resistenza per quel terreno

Schermata 2024-01-12 alle 09.36.30.png

In particolare si noti un'intercetta, c, diversa da zero e un certo angolo di attrito φ.
Si ottiene che l'equazione del criterio di resistenza è:

τf=c+σntanφ

Tx-CIU - Prova triassiale consolidata non drenata

Non la vediamo